Yoga in Gravidanza

YOGA IN GRAVIDANZA NOVELLA ASCOLANI FISIOMED CORRIDONIA SFROZACOSTA

 

 

YOGA IN GRAVIDANZA – a Gennaio, la prima lezione sempre gratuita

 

Orari e giorni per la lezione gratuita

  • Lunedi ore 17.30

  • Giovedi ore 17.30

 

Perchè fare yoga in gravidanza

Lo Yoga in gravidanza può inserirsi come  mezzo di forte aiuto sia per affrontare le difficoltà che per aumentare il benessere,  vivendo al meglio tutte le varie fasi di trasformazione.

In questo particolare periodo la donna, sia a livello fisico che psicologico, può vivere  varie fasi, da quella piacevole – il sentirsi piena di energia, carica di aspettative e di forza -, a quella di incertezza , di preoccupazione e anche di paura per tutti i cambiamenti che dovrà affrontare, soprattutto se è alla prima esperienza. Comunque tutte rivolgono la loro attenzione verso quello che succede nel proprio corpo e seguono una naturale tendenza “allo star bene”

“Lo yoga può inserirsi come  mezzo di forte aiuto sia per affrontare le difficoltà che per aumentare il benessere,  vivendo al meglio tutte le varie fasi di trasformazione.”

Provo ad analizzare, in generale, i vari aspetti  della pratica dello yoga in questo periodo ben definito.

Occorre, per prima cosa, fare una dovuta  distinzione.

La donna che ha già esperienza o addirittura pratica yoga  con una certa continuità, una volta verificato che non ci sono problemi collegati alla gravidanza e si sente bene, può continuare con piccoli accorgimenti ed attenzioni.La donna invece che  “approda” allo yoga come neofita, necessariamente oltre che sentirsi bene occorre che il proprio medico o ginecologo dia parere favorevole .

Yoga in Gravidanza: Il primo trimestre

I primi tre mesi, comunque, vanno affrontati con prudenza. Ideale è dedicarsi maggiormente a esercizi di respirazione;  avendo l’occasione di sperimentare il respiro più in profondità,  la salute ne trova giovamento;  da non dimenticare che un respiro più ossigenante di tutte le varie parti del corpo è di aiuto anche per il nutrimento del feto.

Per il resto si fa esperienza consapevole di posture di base in modo che la donna prendendo coscienza del proprio corpo, attivando una propriocezione, possa in seguito sentire con più facilità  i vari ed inevitabili cambiamenti.

Durante tutto il periodo  si  aggiungono  vari tipi di rilassamento;  sperimentare  momenti di abbandono e serenità con più facilità si possono riproporre al di fuori dal  tappetino nella propria quotidianità, come nella propria quotidianità si può riproporre una giusta postura eretta,  soprattutto quando il peso della pancia aumenta e rischia di creare problematiche alla colonna vertebrale.

 

Il secondo Trimestre

 

Nei tre mesi successivi, quando in genere sono scomparsi   i vari disturbi  e c’è più sicurezza per il feto, ci si può dedicare maggiormente  al corpo con i vari “asana” che rafforzano in primis i muscoli delle gambe e l’apertura delle anche  – lavoro utile per facilitare il parto -, e che aiutano a sciogliere le tensioni del rachide con preferenza delle parti alta e  lombare.

Ultimo Trimestre

Nell’ ultimo trimestre si aggiungeranno tutta una serie di esercizi preparatori  al parto, ma non solo, ci si dicherà con attenzione e dedizione a esercizi di respirazione molto utili e necessari nella fase terminale.

Rimane il fatto che comunque ogni donna ha la sua “storia” e la sua condizione:  ne va tenuta conto in tutto il periodo modulando e rettificando la pratica.

La gravidanza crea la condizione ideale per una maggiore introspezione e quindi è anche un’ opportunità per iniziare, o continuare,  una maggiore conoscenza e consapevolezza di sé, in un periodo che raramente si ripete nell’arco della vita di una donna.

 

Articolo a cura dell’Insegnante Novella Ascolani

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