Stress: come reagiscono uomini e donne

 

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Stress: come reagiscono uomini e donne?

 

 

Uomini e donne: due esseri umani tanto simili, quanto profondamente diversi, così vicini e al tempo stesso così lontani. Una tra le molte differenze esistenti tra uomini e donne è il loro modo di reagire allo stress.

Hans Selye definisce lo stress come la risposta strategica dell’organismo nell’adattarsi a qualunque esigenza, sia fisiologica che psicologica, cui venga a esso sottoposto. In altre parole, la risposta aspecifica dell’organismo a ogni richiesta effettuata su di esso.

L’organismo umano di fronte ad uno stresso (stimolo stressante) innesca una serie di risposte diverse, determinate anche dal genere sessuale. Infatti, gli uomini tendono a chiudersi in se stessi e a focalizzarsi sul nocciolo del problema, mentre le donne tendono a sentirsi affrante, sopraffatte ed emotivamente coinvolte.

 

“In questo situazione i due sessi hanno differenti necessità: l’uomo allevia il suo disagio trovando una soluzione ai suoi problemi o una distrazione in altre attività, mentre la donna preferisce riflettere, parlare e condividere con gli altri il suo vissuto di disagio.”

 

Così è più frequente per le donne che uno stress cronico si tramuti in uno stato depressivo e per gli uomini sia invece causa di dipendenze (alcool, stupefacenti) o problemi cardiovascolari.

Le modalità di reazione allo stress così diverse tra uomini e donne possono trovare una spiegazione su due livelli: il primo è che indubbiamente maschi e femmine sono diversi sul piano biologico ed organico e il secondo, ma non certo per importanza, è il ruolo determinante che gioca il piano socio-culturale.

Lo psicologo Brian Trainor, dell’Università della California, in degli esperimenti nel suo laboratorio ha dimostrato la diversa risposta biologica nella gestione dello stress tra i due sessi.

È stato dimostrato che livelli elevati dell’ormone ossitocina dopo esperienze stressanti provocano più ansia nelle femmine che nei maschi. Invece il Journal of American College of Cardiology illustra un’altra differenza biologica, infatti uno stress ripetuto, causa danni a livello cardiaco completamente differenti a seconda che si tratti di uomini o donne.

A proposito del piano socio-culturale è utile ricordare che storicamente le donne vengono educate all’espressione delle proprie emozioni e alla cura dei bisogni altrui, mentre agli uomini vengono insegnate l’inibizione delle proprie emozioni, la competitività e la ricerca individualista di soluzioni.

Inevitabilmente, da queste influenze culturali derivano dei modelli di comportamento, per cui le donne sono predisposte ad utilizzare le proprie risorse emotive (accettazione ed adattamento) nella gestione dello stress e gli uomini strategie più razionali e improntate all’azione (reazione di lotta).

Maschi e femmine dunque reagiscono diversamente allo stress poiché il genere ha sicuramente un ruolo fondamentale nella determinazione degli aspetti fisici del corpo, nella struttura del cervello, ma anche negli schemi comportamentali, nonché nella capacità di reazione agli eventi di disagio e malattia.

Le differenze di genere, ricordiamo, sono sempre il frutto di una profonda e indissolubile interazione tra variabili biologiche ed ambientali, il ruolo nella società, la concezione di sé e la storia di vita del singolo individuo.

Articolo a cura della Dott. ssa Eleonora Strappato: Psicologa, Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista

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